Come dare i voti alle verifiche.

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Durante il mio percorso universitario mi sono particolarmente appassionata alla docimologia, una disciplina che ho anche incluso nella mia tesi di laurea. La docimologia, detta con parole semplici, è la scienza che studia la valutazione delle prove di verifica.

Molte volte mi sono servita di concetti appresi durante quel corso, ma la base molto semplice su cui appoggio tutte le mie valutazioni è una semplice proporzione matematica.

In altre parole, durante la stesura di una prova di verifica decido cosa è più importante per la mia valutazione e attribuisco a quegli elementi il punteggio superiore. Via via, attribuisco un punteggio a tutte le parti della verifica, sino ad ottenere il punteggio totale.

Chi otterrà il punteggio totale avrà come voto 10. Esempio: se nella mia verifica ho calcolato 30 punti, so che il bambino che ottiene 30 avrà 10 sul registro. Ma come si calcolano tutti gli altri voti? Semplicissimo: attraverso una proporzione matematica.

Rimando a Wikipedia la teoria, per chi fosse interessato. Qui di seguito spiegherò in modo semplice come calcolare i voti delle verifiche.

La proporzione da seguire è:

punteggio ottenuto : voto = totale punti : 10

Si legge così: il punteggio ottenuto sta al voto, come il totale dei punti sta a 10 (dove dieci è il massimo della scala di valutazione. Se valutassimo in centodecimi, il massimo sarebbe 110!). In pratica, vuol dire che il punteggio ottenuto dal bambino è confrontabile (rapportabile, proporzionabile) al voto che ottiene, così come il totale dei punti sono rapportabili al massimo della votazione.

La proporzione si risolve così (per la dimostrazione rimando nuovamente a Wikipedia): (punteggio ottenuto  10) / totale punti

Si legge così: il punteggio ottenuto viene moltiplicato per 10 (o il massimo della scala di valutazione che si sceglie) e poi il risultato viene diviso per il totale dei punti.

Per tornare all’esempio precedente della verifica da 30 punti totali, se un bambino otterrà 25 punti su 30 il suo voto sarà 8,3 (poi l’insegnante, in base alle decisioni collegiali lo tramuterà in un voto sul registro; in questo caso diventerà 8 sul registro!). Come ho ottenuto il voto? Con il seguente calcolo: (25 • 10) / 30 che diventa: 250/30=8,3

Con questo articolo spero di aver aiutato qualche insegnante ad avere più sicurezza nell’assegnare i voti Wink

27 thoughts on “Come dare i voti alle verifiche.

    1. Ciao,
      immagino che tu sia uno studente.
      Intanto, io domanderei perché il voto massimo è 8…: è la scala di voti che utilizza l’insegnante (da 1 a 8) oppure nella classe nessuno ha preso più di 8, ma sarebbe stato possibile?
      La scala di voti che si possono usare in pagella va fino a 10, se usiamo una scala in ottavi significa che non diamo fiducia agli studenti e nemmeno la possibilità di puntare al massimo consentito. Credo che la scelta migliore sia valutare con una scala che va fino a 10, ma essere parchi nell’elargire il massimo, conservandolo effettivamente per l’eccellenza massima.

      Venendo alla tua domanda, se hai fatto bene 12 domande il calcolo (considerando 1 punto per ogni domanda) sarebbe: 12(punti)x8(voto massimo), il risultato lo dividi per il numero delle domande (20). 12×8= 96, 96/20=4,8 (quindi il voto sarebbe 5).
      Se la scala fosse stata in decimi, il tuo voto sarebbe stato 6!

  1. Salve avevo bisogno di un informazione,mio figlio su un compito di matematica ha sbagliato 2 esercizi su 5,quale dovrebbe essere il voto?Dato che ha preso 4,ma i conti non mi tornano? Grazie anticipatamente

    1. Gentile Mary,
      come ho scritto nell’articolo, l’insegnante attribuisce dei punteggi agli esercizi: nella verifica che ha svolto suo figlio gli esercizi erano 5, sicuramente ogni esercizio aveva una difficoltà diversa, quindi gli esercizi più difficili avranno avuto un punteggio più alto, quelli più facili avranno avuto un punteggio più basso.
      Per sapere come é stato attribuito il voto, la cosa migliore é domandare all’insegnante come ha distribuito i punteggi fra gli esercizi.
      Quindi, io non posso rispondere alla sua domanda, mi dispiace.
      Spero di essere stata chiara!

    1. Più o meno… Se non ho capito male il punteggio é di 6,5/7 su un totale di 34 punti. Giusto? Vorrebbe sapere la conversione del voto in scala decimale?

  2. Tenendo presente che i voti vanno da 1 a 10 questo calcolo non va bene. Se uno fa 0 punti con questo metodo prende 0 che è un voto inesistente

  3. ciao, se prendo 62% ad una verifica, ho raggiunto la sufficienza? la professoressa mi ha dato 5. Grazie

    1. Ciao
      Nel ptof dell’istituto che frequenti dovrebbero esserci le indicazioni per le valutazioni delle prove.
      In linea di massima si direbbe che la metà più uno delle risposte corrette porti alla sufficienza, ma il professore potrebbe avere valutato la prova con una scala differente.
      Perché non provi a chiedere direttamente alla prof?

  4. Salve Maestra, ho un dubbio e spero che possa risolverlo. Nella valutazione di una verifica il prof. può scegliere se dare un voto in decimi o ottavi. Ma un 6 valutato in ottavi su verifica, quando viene riportato sul registro dove la valutazione è calcolata in decimali quel 6 non dovrebbe essere aumentato? Grazie

    1. Salve,
      Sì, il suo ragionamento è corretto.
      Il discorso cambia, invece, se il professore dice “al massimo ho dato 8″… In questo caso la scala sottintesa è quella decimale.

      1. Perdoni la mia insistenza ma se non capisco poi, non ci dormo la notte. Ho un figlio che in prima media, si impegna a casa tantissimo e a scuola anche ma ha 5 insufficenze. Chiedendo alla rappresentante dei professori mi è stato detto appunto che, dove le verifiche sono più semplici, il massimo è 8. Ma sui registri i voti non vengono convertiti in decimali ( da qui le insufficenze). Ho paura che dopo tanti sforzi mio figlio getti la spugna. Come posso fare per far visionare questi presunti errori ad altri? Non mi dica di rivolgetmi alla dirigente pet favore..grazie

        1. Dunque, da quello che mi dice la situazione è delicata e io non mi concentrerei su queste verifiche con scala ridotta. Le insufficienze non possono dipendere solo da quelle verifiche e il problema dev’essere un altro.
          La prima domanda che mi farei è: anche tanti altri compagni di classe hanno tali difficoltà? Se più della metà della classe ha queste insufficienze, il problema è in chi valuta. Se invece le insufficienze sono meno della metà della classe, dipende dal singolo.
          Evidentemente c’è un problema, e mi sembra di intuire che questo problema sia generalizzato (5 insufficienze non dipendono da un unico professore, quindi più professori concordano nel ritenere gli obiettivi non raggiunti).
          Cosa fare? Bisogna capire perché, dopo tanti sforzi, gli obiettivi non sono stati raggiunti. Al di là della scala di valutazione.
          Forse c’è un errore nel metodo di studio?
          Forse c’è un disagio emotivo?
          Forse c’è un disturbo dell’apprendimento non ancora identificato?
          Bisogna andare a fondo, provi a chiedere allo psicologo dell’istituto, oppure al servizio di npi dell’asl di zona, per ricevere una valutazione indipendente dai professori della scuola.
          Quanto detto, ovviamente, rimane a carattere generale, perché non conoscendo la situazione posso solo fare ipotesi.

  5. Forse un disturbo non ancora identificato, cosa che segnalai gia in quinta elementare in quanto gia da tempo notavo come mio figlio dopo circa 20 minuti di studio (concentrazione) si “spegneva” passando dal risolvere problemi con facilità a non riuscire a risolvere la più semplice delle operazioni… Problema che si presentava con ogni materia… Ora, anzi proprio questa mattina, alle 10,00 finalmente la scuola mi ha chiamato per firmare la richiesta di valutazione di un neuropsichiatra (l’ultima richiesta la feci a gennaio). Quindi non mi rimane che ringraziarla per il tempo prezioso che dedica a noi. Però, con il rischio di apparire invadente le chiedo se è normale che i professori decidanobdi alzare la soglia della sufficenza da 6 a 7. Chiedo perche questa mattina, chiedendo alla rappresentante dei professori chiarimenti sui metodi di giudizio delle veriche, mi è stato detto che hanno deciso che per raggiungere la sufficenza, lo studente, deve rispondere correttamente al 70% delle domande…

    1. Bene, mi fa piacere che finalmente siate arrivati ad un punto di svolta.
      Per quanto riguarda la valutazione delle prove, è lecito che il collegio docenti stabilisca una scala percentuale. Attenzione a non confondere la percentuale con il voto.
      Mi spiego meglio: nel vostro caso, 6 corrisponde al 70% di risposte corrette (questo viene stabilito dal collegio). Quindi, non bisogna fare una errata associazione della percentuale con il voto (70% non è 7). Per esempio, in un istituto in cui ho insegnato, il 6 corrispondeva al 67%.

  6. Grazie ancora Maestra,
    dovere insegnare agli studenti non è sicuramente facile, ma l’impresa diventa più ardua quando entriamo nel merito noi genitori.

  7. Buon giorno Maestra,

    le volevo fare una domanda in merito alle valutazioni. Mi figlia frequenta la prima superiore e l’insegnante di italiano su un massimo punteggio di 30 punti fissa di volta in volta la sufficienza. Per l’ultima verifica a 24. E ‘ corretto ? secondo lei in base a cosa stabilisce questo punteggio per la sufficienza? forse alla difficoltà della verifica ? Ovviamente le chiedo perchè mia figlia con 20/30 ha preso 4.5.

    Grazie mille per la risposta

    1. Buongiorno Angelica,
      Non posso essere di grande aiuto nel suo caso, solo un colloquio con il professore può risolvere i suoi dubbi. In particolare, chieda come è stata strutturata la prova, se le richieste erano gradualmente più elevate, e chieda i singoli punteggi attributi a ciascun esercizio. In questo modo potrà capire meglio su quale base è stato attribuito il voto.
      Mi spiace non averla potuta aiutare molto, rimango a disposizione in caso avesse altri dubbi su cui posso essere utile 🙂
      Buona giornata e buona fine di anno scolastico 😉

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