Impugna-facile

Impugna-facile
Share

La corretta impugnatura dovrebbe essere impostata fin dalla scuola dell’infanzia, in particolare nell’ultimo anno, quando i bambini cominciano ad affinare la coordinazione oculo-manuale.

Alcune impugnature disfunzionali, di solito sviluppatesi spontaneamente nel bambino in ambiente prescolastico, o per mancanza di controllo o per inadeguatezza di intervento correttivo, andrebbero riviste e reimpostate immediatamente.

Si scrive con tutto il corpo, non solo con la mano, dunque è importantissimo curare la postura e la posizione del quaderno.

Ecco alcuni consigli utili per la salvaguardia dell’integrità funzionale e la prevenzione contro una serie importante di patologie tipiche della sedentarietà:

1. Non stare seduti in appoggio sulla parte anteriore della sedia, sbilanciati indietro con le spalle: è una posizione dannosissima per la colonna lombare che viene stirata e flessa in modo opposto rispetto alla posizione naturale.

2. Occupare completamente il piano di seduta della sedia spingendo il più possibile l’appoggio dei glutei all’indietro. In questo modo la colonna soffre meno dell’inversione di curva lombare, comunque inevitabile in posizione seduta.

3. Verificare che il piano del banco permetta di appoggiare agevolmente sopra gli avambracci flessi all’altezza del gomito. Facendo questa prova si scopre che raramente il banco è alto; molto spesso invece è basso. Se non si può cambiare, provare a mettere degli spessori sotto i piedini.

4. Evitare di coricarsi lateralmente sul banco. Usare invece l’appoggio dei gomiti sul piano del banco per “scaricare” sulle spalle un po’ del lavoro della schiena.

Il mancino dovrebbe usare una sedia piatta anche nello schienale, l’altezza della sedia dovrebbe permettergli di poggiare bene i piedi a terra ed in linea con le anche, le ginocchia e le caviglie ad angolo da 90 gradi, questo accorgimento gli permette di modificare la postura man mano che si prosegue nella scrittura. Il banco dovrebbe essere non più alto di circa cinque centimetri rispetto all’altezza del gomito del bambino, d’altra parte se il banco fosse troppo alto il bambino tenderebbe a sollevare la spalla e questo limiterebbe la libertà di movimento rendendo più difficile controllare il lavoro di scrittura già eseguito. Al contrario se il banco fosse troppo basso, il bambino tenderebbe a scivolare o ad inclinarsi in avanti.

impugnatura correttaNella prensione corretta la mano è piegata in semi-pronazione (palmo rivolto in basso), la presa dello strumento è “a pinza”, tra pollice ed indice, mentre la prima falange del dito medio funge da appoggio per garantire un assetto regolare. Anulare e mignolo, semipiegati, assicurano il contatto della mano con il foglio. La matita va impugnata a circa due dita dalla punta.

La Erickson ha in vendita tra i suoi prodotti gli impugnafacile (sono in pacchetti da 7 gommini, al costo di 4,50€. Si potrebbero eventualmente organizzare acquisti cumulativi!). Si tratta di gommini forati da applicare a penne e matite. Le tre scanalature del gommino permettono di posizionare correttamente le dita per una buona presa. Il verso di inserimento del gommino varia se chi scrive è destrimane o mancino.

Destrimani:

Mancini:

Grip-2010-300x153
Matita Faber-Castell Grip 2001

Altri preferiscono non aggiungere nulla alla matita e alla penna, e che queste siano sagomate su tutto il fusto a sezione triangolare. Le matite a sezione triangolare hanno avuto un buon lancio pubblicitario qualche anno fa, peccato che i supermercati hanno considerato il prodotto una moda più che una scelta, così se per un periodo è stato facile trovarle in giro, ora anche le grosse catene tendono a mostrare solo qualche novità e le hanno ritirate quasi tutte. Proprio perchè si è pensato che fosse una moda diversi produttori hanno creato una propria versione a sezione triangolare, più economiche, senza studiarne la qualità, con il risultato che le matite perdevano facilmente la mina alla prima caduta consumandosi in pochi giorni e quelle colorate si frantumavano nei temperini mostrando la cattiva qualità del legno o impasto di legno scelto.

Fonti:

Bibliografia aggiuntiva:

NB: i prodotti e le marche sono inseriti a titolo di suggerimento! Non ottengo nessun beneficio personale, mi baso sulle mie esperienze di studio e professionali.

Share

Pubblicato da Maestra Silvia

Blog personale di maestra Silvia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.